Gli impianti ibridi sfruttano, oltre al Gas, le fonti di energia rinnovabile per scaldare e raffrescare la casa. E’ la centralina a decidere se sfruttare il Gas in caso di giornate molto fredde, oppure, a far partire la pompa di calore quando è piu’ fresco oppure nel periodo estivo per rinfrescare l’ambiente. Questi tipi d’impianti sono già predisposti per essere connessi a pannelli fotovoltaici o solari termici.
Nelle zone dove l’inverno è meno rigido, possono essere realizzati impianti “full electric”, Il sistema assorbe calore dall'esterno (da aria, acqua o terra) e – tramite un ciclo di trasformazione composto da evaporatore e condensatore – lo rilascia nell'ambiente interno sotto forma di aria o di circuiti d'acqua calda. In questo caso specifico si consiglia l’abbinamento con pannelli fotovoltaici o solari termici, in modo da ridurre le spese di corrente e per non dipendere dall’energia elettrica della rete.
Si lo sono, ed è un’operazione che va effettuata una volta all’anno sul proprio impianto termico per mantenere inalterate le caratteristiche della propria caldaia e garantire maggior sicurezza e risparmio energetico.
Le modalità di periodicità della manutenzione sono stabilite:
· Dall’installatore
· Dal produttore
· Dalle norme UNI e CEI
La prova fumi è un’operazione diversa dalla manutenzione periodica o dalla pulizia, in quanto si tratta della verifica del rendimento e del controllo di anomalie dello scarico fumi.
Questo tipo di controllo è obbligatorio ed ogni regione o provincia ne stabilisce la periodicità.
Tali apparecchi non vengono considerati parte dell’impianto termico e non sono assoggettati agli stessi obblighi di legge. Tuttavia sugli scaldabagni a gas il fabbricante da istruzioni per la manutenzione periodica degli stessi.
La legge prevede che a tutte le caldaie venga fatta la pulizia e la prova fumi. Le caldaie a camera stagna (tipo C) hanno il vantaggio che consumano meno e rendono di più rispetto a quelle di Tipo B.
Le caldaie inferiori ai 35KW devono essere corredate da:
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· Dichiarazione di conformità
· Libretto d’impianto
· Libretto d’uso e manutenzione della caldaia e la relativa garanzia.
Per lo Scaldabagno a Gas si prevede la seguente documentazione:
· Dichiarazione di conformità
· Libretto d’uso e manutenzione
L’anodo è posizionato all’interno dei bollitori per evitare danni dovuti dalle correnti vaganti che possono formarsi all’interno del serbatoio. E’ un prodotto che nel tempo di consuma e va controllato ogni anno e nel caso di corrosione va sostituito.
Ci sono due distinzioni da fare che sono una soggettiva e una funzionale:
· Quella soggettiva ovviamente va in base alla scelta personale ma si consiglia di impostare i valori al di sotto dei 50°C per limitare la formazione di calcare.
· Quella funzionale è dettata da un risparmio energetico, che può arrivare fino al 15%, nel caso in cui si scelga d’impostare la temperatura a 40°C.
Qui la scelta è puramente soggettiva perché si dovrebbe tener conto di tanti fattori, temperatura esterna, coibentazione della casa e lo scambio termico dei radiatori. Possiamo solo dare alcuni valori d’indicazione:
· Impianto radiante (o a pavimento): 35-38°C
· Impianto con termosifoni: 60-65°C
I valori massimi vengono regolamentati dal Decreto del Presidente della Repubblica n.74 del 16 aprile 2013 e s.m.i art 3:
· a) 18 °C +2 °C di tolleranza per edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili
· b) 20 °C +2 °C di tolleranza per tutti gli altri edifici.
Si consiglia, per limitare i consumi, una temperatura di 19-20°C.
P.s: Per ogni grado in meno il consumo energetico scende del 5%
Il motivo può essere dovuto all’aria nell’impianto e per eliminarla basta spurgarla tramite le valvoline di sfiato sul termosifone.
Probabilmente c’è aria nel circuito che causa problemi nel ricircolo dell’acqua e si consiglia di spurgare l’impianto tramite le apposite valvole di sfiato sui radiatori. Una volta effettuata l’operazione si consiglia di controllare la pressione sulla caldaia per portarla a un valore tra 1 e 1,5 bar aprendo il rubinetto di riempimento per qualche secondo.
A differenza delle caldaie tradizionali, che disperdono molta potenza attraverso i fumi caldi che escono dalla canna fumaria, quelle a condensazione recuperano questa forza. Il calore dei gas viene ceduto allo scambiatore primario, i gas si trasformano in condensa dopo essersi raffreddati e vengono evacuati. Il calore recuperato lavora all'interno dello scambiatore primario, scaldando prima l'acqua e riducendo i costi del comfort.
Questo fenomeno si manifesta in inverno con temperature esterne basse per effetto della condensazione dei fumi.
Questo tipo di controllo è importante farlo quando il riscaldamento non è in funzione, la lancetta del manometro deve essere compresa tra 1 e 1,5 bar di pressione, se dovesse essere inferiore (sotto 1) va aperto il rubinetto di carico impianto per ristabilire il valore corretto. (per trovare il rubinetto di carico consultare il libretto di istruzioni della caldaia)
Con l’aumento della temperatura aumenta anche la pressione dell’acqua, l’importante è che non superi i 3 Bar.
Se la pressione dovesse raggiungere i 2,5 bar puoi chiamare il Centro Assistenza Autorizzato per un consiglio o un intervento.
Se la caldaia è posizionata all’esterno e le temperature esterne iniziano ad avvicinarsi allo 0°C essa si accende per garantire la funzione antigelo.
P.s Nel libretto d’istruzioni della tua caldaia è riportato se dispone di tale funzione.
Durante le vacanze invernali è bene non chiudere il gas della caldaia e neanche la corrente, in quanto se dovesse disporre della funzione antigelo preserverebbe l’impianto termico da eventuali guasti.
Inoltre, come ulteriore accortezza, puoi rivolgerti al tuo idraulico di fiducia per inserire un liquido anticongelante che protegge tutto il circuito di riscaldamento.
Per evitare problemi di calcare nell’impianto termico ci sono due possibilità:
- Installare filtri anticalcare che riescono a trattenere le impurità
- Installare un addolcitore, che riduce all’origine la durezza dell’acqua. I vantaggi sono notevoli: miglior funzionamento, minori consumi, minore uso di detergente per lavare, un risparmio effettivo in bolletta. Per installare l’addolcitore non occorre alcun intervento strutturale e nemmeno modificare l’impianto di riscaldamento.